Fornace Guerra Gregorj | FAI di Primavera nel 2019

Fornace Guerra Gregorj | FAI di Primavera nel 2019

«... “La Fornace Guerra Gregorj, sita a Sant’Antonino alle porte di Treviso, è stata il luogo simbolo delle Giornate FAI di Primavera 2019 nella marca trevigiana, l’ultima rassegna prima del COVID-19. Nelle due giornate abbiamo potuto assistere ad un vero e proprio “assalto” di visitatori di ogni età genere ed estrazione sociale; più di 1500 persone si sono presentate ai cancelli della proprietà che la famiglia Gregorj ha generosamente aperto al pubblico.

Mi preme sottolineare che l’apporto di Luisa Gregorj, delle nipoti Maria Beatrice e Regina Luisa, oltre che di Giorgio Rossi e dei comproprietari Anna ed Ernesto Rossi Scarpa Gregorj è stato determinante nel creare una palpabile atmosfera di accoglienza, mettendo a proprio agio le centinaia di persone che venivano immediatamente suddivise in gruppi dai volontari del FAI.

Luisa Gregorj incorpora la memoria storica del manufatto, ha firmato varie pubblicazioni sulla fornace e sugli artisti che vi gravitavano e rappresentava quindi il valore aggiunto che veniva trasmesso agli ospiti: tutti rendevano omaggio alla donna che, nella palazzina della direzione, illustrava uno per uno i preziosi oggetti esposti, carichi di storia e testimonianze di un mondo ormai perduto.Ogni tanto si affacciava timidamente qualche ex operaio che aveva lavorato in questo sito, come Elsa Paro che ha potuto ripercorrere i luoghi della sua infanzia e abbracciare l’erede dei suoi primi datori di lavoro. Ma nelle due giornate non c’è stato spazio solo per la nostalgia, grazie alla collaborazione con la docente di restauro architettonico Emanuela Sorbo dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, molti giovani studenti hanno presentato al pubblico i loro progetti di riuso dei manufatti della fornace, allestiti nella mattonaia.

Altre guide preziose sono state gli architetti Laura Dal Pos e Gianluca Spironelli che si sono laureati nel 2028 con una tesi di laurea sul complesso. Anche l’architetta Beatrice Ciruzzi ha firmato progetti di restauro e rivitalizzazione di parti della fornace ed è stata un valido ausilio nell’organizzazione delle giornate. Vorrei segnalare anche il prezioso contributo degli studenti del Liceo Antonio Canova di Treviso coordinati dai tutor e dalla professoressa Susanna Dei Rossi. In quest’occasione abbiamo potuto constatare che l’archeologia industriale suscita un enorme interesse nel territorio e non solo tra gli appassionati di arte e di storia economica e sociale. In questo caso poi la mediazione dell’abate Luigi Bailo ha fatto sì che Gregorio Gregorj richiamasse nella sala degli artisti Alberto e Arturo Martini, Luigi Serena, Arturo Malossi e successivamente Giuseppe Santomaso, per affiancare, alla produzione di laterizi per costruzione, splendidi oggetti artistici anticipatori del mondo del design che si svilupperà decenni più tardi. La fornace Guerra Gregorj da semplice manifattura è riuscita a elevare e nobilitare l’industria ceramica sino a farne espressione artistica di grande levatura, grazie anche alla sperimentazione di materiali e nuove tecniche di lavorazione. Quanto sopra è attestato dalla complessa articolazione del forno Hoffmann che è il vero fulcro del complesso e la visita al suo interno era il momento più emozionante dell’intero percorso.

Il complesso ha chiuso i battenti nel 1963 ed è stato dichiarato “Testimonianza preziosa di un vecchio mondo in via di sparizione” nel decreto del Ministero dei Beni Culturali del 10 giugno 1987. Confidiamo quindi che l’interesse suscitato dalle Giornate FAI di Primavera 2019 sia di auspicio per attivare un attento riuso del complesso, con nuove funzioni che riescano comunque a tramandare il significato di un luogo simbolo dell’imprenditoria e del lavoro nel nostro territorio.”»

Mario Gemin, Capodelegazione FAI di Treviso.

La fornace degli artisti – Storia sentimentale della Fornace Guerra-Gregorj di Treviso

Docufilm di Dimitri Feltrin:

“La fornace degli artisti – Storia sentimentale della Fornace Guerra-Gregorj di Treviso”

«... “La fornace degli artisti è un film che racconta un capitolo fondamentale per la storia della manifattura, dell’arte e della cultura trevigiana. Una storia che mi ha molto affascinato, di cui però si sta velocemente perdendo la memoria racconta il regista e produttore, Dimitri Feltrin. Ringrazio allora la signora Luisa Gregorj per avermene fatto partecipe e per avermi permesso di raccontarla a tutti coloro che la vorranno ascoltare. Il mio sogno è che la Fornace Guerra-Gregorj, che adesso è un affascinante ma decadente esempio di archeologia industriale, possa presto tonare a splendere e a brulicare di vita come accadeva a cavallo tra XIX e XX secolo. Tengo a ringraziare inoltre Treviso Film Commission, CGIL Treviso e Associazione amici dei musei e dei Monumenti di Treviso, perché senza il loro contributo questo lavoro non avrebbe visto la luce, ma anche tutti gli enti che hanno patrocinato il film, dandogli così credibilità e prestigio.”»

Dimitri Feltrin

Luisa Gregorj
Luisa Gregorj

Il film tratta di un viaggio sentimentale riguardo la storia dell'affascinante Fornace Guerra-Gregorj di Treviso. Questo posto magico, è stato luogo d’incontro, di lavoro, e d’ispirazione per i più grandi artisti della Treviso di inizio ‘900. Una storia di bellezza e di passione, ma anche di decadenza e di dolore. Senza rinunciare alla speranza nel futuro.
Luisa Gregorj preserva con meticolosa cura la memoria e accompagna lo spettatore a scoprire uno dei luoghi più importanti della storia culturale e artistica di Treviso. Dal suo racconto si possono conoscere aneddoti e curiosità legati alla storia dello stabilimento ceramico: dal turbolente rapporto lavorativo tra Arturo Martini e il datore di lavoro Giorgio Gregorj, la permanenza di Regina Gregorj e Nando Salce nella residenza estiva dei Gregorj a Lancenigo durante la Seconda Guerra Mondiale, la passione per i cocci antichi dell'abate Bailo…
Il progetto è stato realizzato con il sostegno economico della Treviso Film Commission, della CGIL Treviso dell’associazione Amici dei musei e dei monumenti di Treviso, e si avvale del patrocinio di Provincia di Treviso, Città di Treviso e Città di Villorba, oltre che di quelli di importanza realtà di ambito storico-culturale o economico come il Fai – Delegazione di Treviso, l’ISTRESCO, il MIC - Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, Fondazione Benetton Studi Ricerche e Camera di Commercio Treviso Belluno.
IL SITO DEDICATO: https://www.lafornacedegliartisti.it/

Pubblicazioni

Lo studio per Gregorio Gregorj era motivo di riflessione sulle cause di determinate piaghe sociali che colpivano la regione, tra le quali Le piccole industrie fra i contadini, Ed. Zoppelli, Treviso 1897; Le calzature economiche per le classi povere Ed. Italia Agricola; L'emigrazione dei contadini dal Veneto Ed. Zoppelli, Treviso 1898; Gli orizzonti della emigrazione italiana Ed. Zoppelli, Treviso 1901.

Ma lo studio e la ricerca delle tracce del passato tra ideale di bellezza, mutamenti estetici, fascino e amore per le decorazioni, hanno portato Luisa Gregorj, figlia di Giorgio Gregorj, a raccogliere tutti i documenti dell'archivio di famiglia allo scopo di redigere Dietro le quinte, Artisti nella Fornace Guerra-Gregorj a Treviso, Giacobino Editore 2001. Quest'ultimo libro racchiude la storia della fornace ma anche quella della propria famiglia e degli artisti che ci hanno lavorato.

Fornace Ceramica Gregorio Gregorj Treviso

Gregorj Gregorio, Fornace Ceramica Gregorio Gregorj Treviso, Stabil.Tipografico Ditta L. Zoppelli, Treviso

Gli orizzonti della emigrazione italiana, Gregorio Gregorj

Gregorj Gregorio, Gli orizzonti della emigrazione italiana Ed. Zoppelli, Treviso 1901

Dietro le quinte, Artisti nella Fornace Guerra-Gregorj a Treviso, Luisa Gregorj

Gregorj Luisa, Dietro le quinte, Artisti nella Fornace Guerra-Gregorj a Treviso, Giacobino Editore 2001

Fascicolo di arte giapponese, Gregorio Gregorj

Fascicolo di arte giapponese acquistato da Gregorio Gregorj

Alcune usanze familiari

In occasione del matrimonio di Regina Gregorj e Nando Salce del 2 Settembre 1899, Giorgio Gregorj aveva preparato una piastrella augurale in ceramica con una graziosa dedica. L'artista è sconosciuto ma si pensa che sia attribuibile a Vittorio Celotti che amava molto gli sfondi azzurri.

Il rag. Nando Salce, uomo di cultura trevigiano, collezionista di innumerevoli manifesti pubblicitari raccolti nell'arco di oltre mezzo secolo fino al 1962 e che poi avrebbe lasciato al Ministero della Pubblica Istruzione, costituendo un patrimonio culturale unico in Europa nel suo genere.

Regina Gregorj e Vincenzo Gregorj, fratello di Gregorio Gregorj

Regina, detta Gina Gregorj e l'ingegnere Vincenzo Gregorj, fratello di Gregorio Gregorj

Piastrella augurale per il matrimonio di Regina Gregorj e Nando Salce

Piastrella augurale per il matrimonio di Regina Gregorj e Nando Salce

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